Lui & Lei
I miei due amori (II)
di Pprossa
31.10.2024 |
1.545 |
5
"Le sue dita forti e prepotenti a contatto col mio sesso mi accendono il fuoco dentro..."
Sembra semplice eppure è difficilissimo vivere il presente. Non pensare al passato e nemmeno al futuro, ma concentrarsi sull’attimo. Godersi il “qui e ora” è un’arte in cui devo ancora esercitarmi. Nella mia vita precedente di fidanzata ero stata fedele e apprensiva. Vivere l’attimo, assaporare ogni sguardo, ogni carezza, eccitarmi al solo pensiero di robe sconce è qualcosa che non avevo mai provato prima. Sono contesa tra due uomini e per una donna non vi è nulla che possa superare la bravura di due uomini, in competizione fra loro per lei, quando la scopano. Mi passo la lingua sulle labbra e mi sembra di sentire il sapore di Umberto immischiarsi a quello di Daniele. “Allora, come se la sta cavando?” mi chiede Simona.
“Chi? Con cosa?”
“Umberto. Con il vostro accordo. Dopotutto solo due fine settimana fa eri con Daniele alle Cinque Terre. Lui lo sa?”
“Certo, ne abbiamo parlato. In fondo sono tornata, no?” Simona ride.
“Sei una vera troia. Hai due uomini in contemporanea.”
“Non in contemporanea, a turno, e non sono una troia.”
“Non pensavo che avrebbe funzionato.”
“Nemmeno io.. “ In effetti l’accordo è davvero molto speciale e l’esito è sempre incerto. In città ho una relazione con Umberto, il mio fidanzato storico, colpevole di avermi tradito con una scandinava. Nel frattempo, ogni tanto mi concedo a Daniele, un collega della sede di Trento. Umberto e Daniele si sono incontrati. Da due mesi sanno l’uno dell’altro.
Daniele è un tipo rilassato, pazzo, che non si fa grossi problemi per questa situazione, se non quello di primeggiare. Mi ha chiesto di sposarlo. Umberto, invece, è geloso di carattere e deve forzare la propria natura per accettare le mie evasioni. Ho saputo che va di nascosto in terapia. I suoi complessi di inferiorità sono assolutamente fuori luogo, non ne avrebbe motivo, ma non è un buon segno.
“Dove hai dormito stanotte?” Mi viene da sorridere. La mia amica è piuttosto indiscreta. “A casa, dove se no?” rispondo.
“Sei strana. Hai due piselli tutti per te e dormi sola.”
Umberto ha invitato alcuni amici per una coppa di champagne e delle tartine. È felice che io ci sia e mi tiene stretta, abbracciata dietro la schiena. Da quando sa di Daniele non si pone freni a essere così espansivo in pubblico: tutti devono sapere che abbiamo una bella relazione e nessuno deve immaginare che la situazione è molto piú complicata perché io ho anche una relazione con Daniele. Solo lui ne è a conoscenza (oltre Simona) ma cascasse il mondo non ne parlerebbe in giro. Anche con me evita di nominarlo e fa del suo meglio per scacciarlo dalla mente. Ma gli è impossibile. Secondo me, questo è un approccio sbagliato: rimuovere è il contrario di accettare.
Siamo rimasti soli. Rimango scalza. Decido che se mi dovesse chiedere di fare l'amore, lo accontenterei. Ho avuto le mani di Umberto addosso al mio corpo per tutta la serata e sono eccitata.
“Cosa c'è?” Umberto si accuccia sul pavimento vicino alle mie gambe, io sono seduta sul divano.
“Cinzia, ho riflettuto. Averti accanto stasera è stato qualcosa di unico. Amarti ed essere amato da te è come tornare indietro nel tempo. Non mi sento più solo, indifeso, arrabbiato con il mondo e mi piace guardare avanti, fare progetti per il futuro dove ci sei tu. Anche se devo ammettere che questa situazione è molto frustrante, ma mai peggio che saperti perduta come mi è accaduto due settimane fa. D'altro canto ho molta fiducia in te…, so che stai facendo tutto questo per… per noi e per costruire un futuro insieme, senza che… nessuno ci intralci.”
No, a dire il vero non penso di amarlo, non nel modo giusto. Ma sono ancora turbata dalla voglia che ho di scoparlo e dal sussulto di paura avvertito nel momento in cui ho ascoltato le sue parole. Comincio a rendermi conto di quanto trovarmi in questa posizione rischi di acquisire implicazioni sconcertanti. Ho la netta sensazione che qualcosa mi sfugga. Fingo che tutto sia normale, ma di normale non c’è niente.
“Umberto, quando parli così mi confondi, sei strano. Vuoi davvero che rimanga…stanotte?”
“Se ti rispondessi di no, chiameresti lui?”
“Perché sei così pessimista? Non ti riconosco piú. Sono qui con te, non con lui, e non gioco sporco. Se mi mandi via, vado a casa mia, leggo un po' e vado a letto, da sola. Sai perfettamente che Daniele non è il tuo rimpiazzo e che tu non sei il suo. Sono solo confusa, indecisa, non so scegliere tra voi due. Anzi, ho scelto di non scegliere, e tu hai accettato.”
La sua voce si assottiglia, “Cinzia, amore, tutto questo finirà e torneremo a vivere come un tempo, te lo prometto.” Giuro a me stessa, con il cruccio nel cuore, di rinunciare a capirlo. Un attimo prima mi ha chiesto se cercherei Daniele per trascorrere la notte con lui, ed ora mi promette il suo amore?!
Devo dare termine a questa commedia tragica. Non ci vedo più, ho il cervello annebbiato dal desiderio, così catturo la sua bocca con un bacio avido e famelico che lui ricambia subito. Sorrido soddisfatta, quando mi arpiona i fianchi facendomi strusciare sulla sua erezione.
“Ti amo da morire, non voglio lasciarti nemmeno per un giorno.” No! Urlo nella mia testa. Non ci provare in questo momento. Non puoi rovinare la mia eccitazione con la tua gelosia. Ma dalla mia bocca escono parole diverse: “Non pensare al tempo, ai problemi.” Intanto, libero il suo sesso e mi posiziono sopra, senza dargli il modo di reagire.
Sento il mio cuore andare a fuoco, il sangue pompare follemente nelle vene e il respiro affannato. Fare l’amore mi fa questo effetto, non scema un secondo ma cresce a dismisura se sono con un uomo vero che mi fa toccare il cielo… col suo uccello. Io il cielo lo tocco ogni giorno, ogni volta che veniamo avvolti da una furia sessuale, da una smania folle di scoparci.
Non riesco a fermarmi, ricolma di sesso, di tempesta ormonale. Lui mi venera ma non dice nulla, sembra attendere che il mio attacco finisca. Non so come faccia, ma mi fa cadere, mi gira e si getta sul mio corpo, mi tocca, mi eccita, mi stringe e cerca avidamente le mie labbra.
Le sue dita forti e prepotenti a contatto col mio sesso mi accendono il fuoco dentro. Sono pronta per la sua nuova invasione; chiudo gli occhi nel momento in cui si fa spazio con la lingua per assaggiarmi. Succhia fino a togliermi il respiro. Ho voglia di perdermi in qualcosa di oscuro, impuro e indecente, e non ci penso un secondo di più a prendere la sua erezione tra le mani. Spingo il mio viso contro il suo ventre che batte i colpi dal desiderio sfrenato di volere entrare. Le mie labbra osano dischiudersi, la mia bocca lo lascia scivolare dentro e questo decreta la fine della ragione. Perdiamo la testa.
DUE GIORNI DOPO
Salgo la scala a chiocciola che porta alla terrazza sul tetto. Vivere bene può essere semplicissimo e questa casa in campagna, a pochi chilometri dalla città, è una delizia. Daniele è stato bravo a prenderla in affitto. Sotto l’ombrellone, mi godo la tranquillità, mi allungo sullo sdraio e chiudo gli occhi. Inevitabilmente, la sua mano si poggia sulla mia coscia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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